Lo Xilitolo: un aiuto concreto contro la carie
Mangiare in modo corretto è il primo step per far sì che il nostro organismo funzioni nella maniera migliore. Un regime alimentare bilanciato permette di preservare anche la salute del cavo orale, quindi dei denti e delle gengive.
Come riportato da recenti studi, ci sono degli alimenti che possono contribuire più di altri a mantenere in salute i tessuti dentali e gli elementi dentari stessi. Al contrario, l’abuso di alcuni cibi, a lungo andare, può comportare un loro danneggiamento. Lo zucchero e i carboidrati, ad esempio, se ingeriti in grandi quantità e su base quotidiana, potranno portare alla comparsa di problemi importanti, come la perdita di sali minerali presenti sullo smalto. Lo stesso vale per i cibi e le bevande caratterizzati da un basso pH, che favoriscono il proliferare di batteri cariogeni, come gli streptococchi, responsabili della formazione di lesioni cavitarie.
La carie dentaria è una malattia tanto diffusa nel mondo, tanto da essere considerata ormai una patologia di rilievo anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che raccomanda di consumare meno zuccheri liberi possibili (i quali, tra l’altro, sono causa anche di obesità e sovrappeso).
L’OMS suggerisce di sostituire lo zucchero con dei dolcificanti come i poliolo, a ridotto apporto calorico, contenuti in caramelle, gomme da masticare, gelati, dentifrici, coluttori e prodotti farmaceutici. Tra i poliolo più adatti a sostituire lo zucchero c’è lo xilitolo, noto anche come zucchero del legno, in grado di svolgere una potente azione antibatterica.
In Finlandia, già alla fine degli anni ’60, era stato condotto un interessante esperimento che mostrava tutte le potenzialità dello xilitolo in comparazione al saccarosio, al contrario del quale non causa le carie.
Ma cosa permette allo xilitolo di essere così efficace? In realtà il suo meccanismo d’azione non è ancora completamente chiaro, tuttavia sembra che, oltre ad avere un effetto antibatterico, questo poliolo non permetta allo streptococco mutans di cibarsene per proliferare. E non è certo un caso se il recentissimo studio portato avanti dal Centro di Collaborazione OMS per l’Epidemiologia e la Prevenzione Orale e presentato durante il Congresso dell’Organizzazione Europea per la Ricerca sulla Carie, ha dimostrato che il consumo quotidiano di bassi livelli di xilitolo è in grado di prevenire del 30% il processo di abrasione dentale causato dalla carie.
L’assunzione di xilitolo per un certo periodo di tempo, attraverso il consumo di chewing gum e caramelle, sembrerebbe determinare un processo grazie al quale batteri meno acidogeni e con ridotta capacità di adesione sulle superfici dentarie (e di conseguenza con ridotta patogeneticità), rimpiazzerebbero quelli più dannosi per la salute orale. Pertanto, per prevenire le carie, specialmente nei bambini, è caldamente consigliata la somministrazione di dosi giornaliere di xilitolo (da due fino a cinque). Infine, sempre stando alle ricerche, sembra che i bambini che hanno fatto uso di chewing gum allo xilitolo presentino molte meno lesioni cariose negli anni successivi rispetto a quelli che invece hanno masticato chewing gum privi del poliolo.
L’uso dello xilitolo nella prevenzione della carie sta diventando sempre più importante anche se ancora non al livello del fluoro. Medici e dentisti possono quindi tranquillamente consigliare ai pazienti a rischio l’uso di prodotti edulcorati con xilitolo, come efficaci coadiuvanti dei programmi di prevenzione delle carie.