Allergia agli anestetici locali

Gli anestetici locali sono farmaci molto sicuri che raramente danno luogo a manifestazioni allergiche. Tuttavia, visto che gli esiti di un attacco allergico possono essere potenzialmente fatali, è bene cercare di evitare la loro comparsa.

Di fronte ad un paziente che sospetta di essere allergico a qualche farmaco, il dentista dovrà consigliare una visita allergologica per stabilire la reale presenza di allergie, distinguendole dalle reazioni tossiche, presentano sintomi simili e sono più comuni.

Nel dubbio è sempre utile associare una premedicazione con corticosteroidi.

Se l’allergia è verso una o più molecole contenute nei farmaci comunemente impiegati per l’anestesia, sarà possibile ricorrere a tecniche alternative ed ugualmente efficaci come la crioanestesia, la TENS e l’agopuntura.

L’anestesia generale dovrebbe essere riservata unicamente a interventi estesi.

 

L’importanza della diagnosi differenziale

Gli effetti indesiderati associabili ad una reazione allergica da farmaco anestetico sono: agitazione, bradicardia, tremori e talvolta anche convulsioni, depressione respiratoria e collasso cardiovascolare.

Spesso gli anestetici contengono in soluzione un vasocostrittore che può provocare tachicardia, aumento della pressione, convulsioni o perdita di coscienza. In presenza di sintomi quali iperventilazione, nausea, vertigini, pallore e sudorazione, l’odontoiatra dovrebbe essere in grado di distinguere una reazione vagale da un’allergia.

E’ comunque bene ribadire che le reazioni tossiche sono di gran lunga più frequenti di quelle allergiche.

Esse sono principalmente imputabili ad un malfunzionamento epatico o renale oppure ad una errata somministrazione dell’anestetico.

Per poter discriminare con sicurezza tra una reazione tossica e una reale manifestazione allergica potrebbe essere indicato ricorrere a test allergologici specifici per gli anestetici locali.

 

Reazioni allergiche agli allergeni degli anestetici locali

Una reazione allergica ad un allergene contenuto in un anestetico può essere immediata o ritardata. I sintomi, facilmente rilevabili, sono: manifestazioni cutanee (prurito, rush, angioedemi mucosi) fino all’orticaria, respiratorie (broncospasmo) e cardiovascolari, fino allo shock anafilattico. A ciò si devono aggiungere gli effetti collaterali causati dall’eventuale presenza di un vasocostrittore nella soluzione anestetica.

L’ampia gamma di sintomi anche importanti rende necessaria la rapidità della diagnosi differenziale per consentire al dentista di intervenire e risolvere la situazione.