Impiego clinico dell’ozono in odontoiatria
L’ozono è una forma d’ossigeno molto ricca di energia ed è il più potente battericida naturale al mondo. In medicina è usato da tempo per il trattamento di varie patologie e, più di recente, anche i dentisti hanno iniziato a impiegarlo con maggiore frequenza.
L’ozono può essere applicato ai tessuti orali in tre forme: come gas (miscelato all’ossigeno), come acqua ozonizzata o come olio d’oliva ozonizzato. Quest’ultima è la forma di delivery ideale.
Grazie all’utilizzo dell’ozono direttamente sulla lesione cariosa, si può ridurre il numero di batteri presenti in loco arrestando l’avanzamento della patologia. L’ozono opera distruggendo in circa un minuto funghi, batteri, virus e altre proteine acide dei denti e coadiuvando la ricostruzione di dentina e smalto. Abbinato al fluoruro, è in grado di rimineralizzare il dente.
L’ozonoterapia è indolore, innocua e a rapida azione, per questo è una tecnica utilizzata quando si devono trattare carie o altre infezioni nei pazienti pediatrici.
In base alla gravità del caso, il trattamento può essere ripetuto più volte fino a risultato ottenuto.
L’ozonoterapia evita l’intervento chirurgico nelle otturazioni, salvaguardando il dente con la sterilizzazione del tessuto della carie.
Spesso nelle otturazioni tradizionali si sacrifica in parte il tessuto dentale, sostituendolo con elementi esterni, tipicamente resine composite. Le resine però, una volta applicate, necessitano di periodiche revisioni e di un’attenta manutenzione. Infine il metodo classico consiste in un intervento vero e proprio che prevede l’anestesia e l’uso invasivo del trapano.
Di seguito una lista delle situazioni cliniche in cui si può optare per l’impiego dell’ozonoterapia:
- agevolare e velocizzare la guarigione di una ferita tramite le sue proprietà disinfettanti e antimicrobiche
- prevenire l’insorgenza della carie radicolare diminuendo la quantità di microrganismi presente
- adiuvare la cura della lesione bianca o rossa del lichen planus orale
- trattare gengiviti e parodontiti
- eliminare l’alitosi provocata dall’eccesso di virus e batteri
- trattare l’osteonecrosi delle ossa mascellari nei pazienti che assumono bifosfonati
- mitigare il dolore post-operatorio
- contrastare placca e biofilm batterico
- sterilizzare i canali radicolari
- sbiancare i denti insieme al perossido di idrogeno