Pet therapy in ambito odontoiatrico
I pazienti restii ad andare dal dentista potrebbero cambiare idea se, a stemperare l’ansia e a far loro compagnia in sala d’attesa, ci fosse un cane.
E’ quello che hanno pensato i dentisti americani ed australiani, che per primi hanno sperimentato gli effetti benefici della Pet therapy negli studi dentistici, peraltro già noti su persone disabili e anziani negli ospedali e nelle case di riposo.
Lea, Oscar, Milo e Sky, sono solo alcuni dei nomi degli amici a quattro zampe addestrati allo scopo di combattere l’odontofobia che operano all’interno degli studi dentistici italiani.
E’ bene ricordare che l’odontofobia è una patologia riconosciuta dall’OMS che, in forme più o meno gravi, affligge circa il 30% della popolazione adulta e ben il 20% dei bambini.
I progetti di Pet therapy in ambito dentistico si rivolgono in particolare ai bambini di oggi con lo scopo di evitare che si trasformino domani in adulti odontofobici. La presenza di un cane, abituato agli odori e ai rumori dell’ambiente e in grado di relazionarsi con pazienti di qualsiasi età, può contribuire a lasciare nel bambino, sin dalla prima visita, un’impressione positiva dell’esperienza vissuta. I cani giocano con i pazienti in sala d’attesa e li accompagnano fino alla poltrona, rimanendo loro accanto fino al termine della seduta. Come confermato dalle esperienze avvenute negli ospedali, la presenza di un animale non comporta pericoli di infezione a patto che l’ambiente, al termine della giornata, venga sottoposto ad adeguata igienizzazione. L’unico accorgimento pare essere relativo al tempo di ‘lavoro’ dell’animale, che non deve superare i 60 minuti, corrispondente al tempo di una seduta dentistica.
Per la Pet-therapy con i cani vengono prevalentemente impiegati Golden Retriver o meticci ma sta crescendo il numero degli studi che impiegano gatti, pesci d’acqua dolce e tartarughe.